A Los Angeles in arrivo il più grande corridoio al mondo per animali selvatici

Gli ingegneri della California meridionale stanno già da tempo lavorando alla progettazione del più grande corridoio per fauna selvatica al mondo che dovrebbe aprire nel 2023. L’obiettivo più importante è quello di salvare il puma o leone di montagna dall’estinzione.

Un enorme corridoio utile come passaggio per gli animali selvatici sarà costruito sull’autostrada US 101, composta da ben 10 corsie, che si trova a Nord-ovest di Los Angeles. Questo passaggio sarà utile a collegare diverse parti della catena montuosa di Santa Monica e, grazie alla sua costruzione, si spera soprattutto di salvare i leoni di montagna dall’estinzione.

Le strade, e in particolare le enormi autostrade, rendono difficile la vita agli animali selvatici. Questi infatti vagano liberamente sulle montagne fino a quando però non si trovano di fronte al problema di dover appunto attraversarle. Si tratta di un inconveniente serio che li espone al problema dell’isolamento in piccole aree e ciò ha un impatto negativo sulla loro sopravvivenza.

I puma, in particolare, accusano molto questa situazione e rischiano di non riuscire ad accoppiarsi e riprodursi. Questo, secondo un recente rapporto, potrebbe portarli all’estinzione entro 50 anni.

L’investimento per realizzare questo enorme corridoio è cospicuo, parliamo di 87 milioni di dollari, ma ne vale davvero la pena dato che potrebbe essere cruciale per la sopravvivenza dei puma ma anche di molte altre specie che popolano questa zona.

I progettisti hanno scelto di creare un ponte circondato da alberi che si estende per 50 metri sopra l’autostrada. Una sorta di cavalcavia, dunque, pensato però per fondersi perfettamente con le montagne in modo che gli animali non si rendano conto di trovarsi  in realtà su un ponte.

Il progetto ha ricevuto attenzione e finanziamenti un po’ da tutto il mondo, e anche Leonardo DiCaprio, sempre in prima linea per la difesa di ambiente e animali, è uno dei sostenitori.

Fonte: articolo di Francesca Biagioli, www.greenme.it

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