Avete mai letto il testo “Esercizi di stile” di R. Queneau?

Io trovo che sia fantastico.

Umberto Eco ci presenta il libro con queste parole: “Un episodio di vita quotidiana, di sconcertante banalità, e novantanove variazioni sul tema, in cui la storia viene ridetta mettendo alla prova tutte le figure retoriche (dall’epico al drammatico, dal racconto gotico alla lirica giapponese) giocando con sostituzioni lessicali, frantumando la sintassi, permutando l’ordine delle lettere alfabetiche… Un effetto comico travolgente“. Si sta parlando dello stesso avvenimento raccontato in novantanove stili differenti. Non trovate che tutto questo sia affascinante? Io si, e non riesco quasi a capacitarmi di quelle che sono le reali potenzialità della scrittura. Non penso ci sia un limite in questo senso; si può sperimentare, provare, creare.Esercizi di stile di R. Queneau

I generi letterari

Esistono diversi tipi di scrittura; oltre che di quella creativa, possiamo avvalerci della scrittura saggistica, giornalistica, divulgativa, professionale. Ognuna di esse ha i suoi meccanismi, i suoi intrighi e le sue regole.
Per quanto concerne la scrittura creativa, sappiamo che esistono diversi generi letterari (storie d’amore, gialli, avventura, fantasy). In base allo stile e al genere prescelti, la storia che scriviamo assume una certa forma. Per far si che lo stile di uno scrittore sia identificabile e immediatamente riconoscibile, l’autore deve conoscere e modellare, in base al proprio modo d’essere e a quel che di se vuole mostrare, gli strumenti offerti dalla scrittura creativa. Lo scrittore, inconsciamente o meno, parla di se, del suo io, della sua intimità, e attraverso la scrittura arriva a conoscere, e a far conoscere, aspetti della propria persona che, forse, nemmeno lui aveva mai immaginato di possedere.
Questa è arte.

Mettiamo le mani in pasta: proviamo a scrivere e riscrivere il nostro racconto breve in stili differenti, utilizzando punti di vista diversi, aggiungengo o togliendo determinati dettagli. Potremmo raccontare la nostra storia attraverso delle metafore, o come se fosse un sogno, oppure un comunicato stampa. Un elemento sul quale lavorare: il tempo. Utilizziamo il presente, il passato e il futuro, per esempio. Perchè non raccontare una storia attraverso i cinque sensi? Attraverso l’olfatto potrebbe essere un’idea. Avete letto “Il profumo” di P. Suskind? Un inno all’olfatto. Puzze e profumi ci guidano nella storia.

Teniamo presente anche quelli che sono i generi letterari: diamo al nostro racconto breve l’impostazione di un giallo, di una storia d’amore o fantascientifica.

Nei prossimi articoli ci focalizzeremo sulla definizione di racconto breve, individueremo le sue caratteristiche e peculiarità, e parleremo di un genere letterario in particolare e delle sue regole.

di Elena Gavioli

Novembre 30, 2016

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