Freddo

Alda Merini come anima dialogante

Ieri ho sofferto il dolore

Ieri ho sofferto il dolore,
non sapevo che avesse una faccia sanguigna,
le labbra di metallo dure,
una mancanza netta d’orizzonti.
Il dolore è senza domani,
è un muso di cavallo che blocca
i garretti possenti,
ma ieri sono caduta in basso,
le mie labbra si sono chiuse
e lo spavento è entrato nel mio petto
con un sibilo fondo
e le fontane hanno cessato di fiorire,
la loro tenera acqua
era soltanto un mare di dolore
in cui naufragavo dormendo,
ma anche allora avevo paura
degli angeli eterni.
Ma se sono così dolci e costanti,
perché la immobilità mi fa terrore

                                                  Alda Merini

-Salvatore:

FREDDO (MALATTIA, DIFFICOLTA’,DOLORE)

Maledette notti,
sono quei momenti
in cui mi prende la malinconia,
Prepotente m’afferra, mi porta via
nella sua irresistibile irruenza.

Rivivo i suoi occhi, la sofferenza
la gioia e l’irriverenza di mamma
la sua grande coscienza di donna
E tu m’accarezzi, pazienti mentre
Il tuo sorriso quieta il turbamento.

Conosco bene il mio tormento e
so che se ci penso, me ne rendo conto
d’essere un’anima impaziente, storta
che quando m’assale il ricordo
di quelle notti, passate ad ascoltare
il suo respiro, al capezzale
finisce che mi prende male

E vorrei che tutto si lavasse
non fosse ancora così presente
cos’intenso nelle mie ossa
e rimanesse, piacevole
Il suono delle tue carezze

di Salvatore Angius

Maggio 13, 2017

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