La poesia popolare

10

La poesia popolare

Ricostruzione di Bologna, di A. Finelli

 

Bologna, Padova, Pavia e Mantova sono alcuni dei centri di civiltà poetica dove le composizioni si arricchiscono con alcuni aspetti della vita quotidiana, da qui nasce la definizione di poesia popolare o giullaresca.

IN particolare vengono introdotti dialoghi carichi delle variegate smorfie proprie della comunicazione reale, ben lontani dai canoni stilizzati e ritualistici propri dell’alta lirica.

Una fonte preziosa per conoscere la lirica del tempo è quella dei Memoriali Bolognesi: una raccolta di 322 volumi dove erano trascritti contratti e atti testamentari, oggi custodita presso l’Archivio di Stato di Bologna.

In questi registri si trovano poesie popolari o dotte ricopiate negli spazi bianchi lungo i margini delle pagine per evitare manomissioni o aggiunte ai documenti.

I componimenti non riportano i nomi degli autori, riguardano vari temi e sono di nature diverse; troviamo rime d’amore, tenzoni cavalleresche, canzoni didattiche, ballate d’amore e serventesi (componimenti giullareschi a contenuto politico o didattico, le cui strofe prevedono tre versi lunghi -endecasillabi- e un verso di cinque sillabe in rima con i versi della strofa successiva).

Pagina di un volume dei Memoriali Bolognesi

Vai alla cronologia storico-letteraria del Duecento

← Capitolo 9                                                                    Capitolo 11→

Torna all’inizio ←

Gennaio 7, 2018

Tag:

Lascia un commento