Emanuele Corocher

Nota biografica

Emanuele Corocher è nato a Verona, dove tuttora risiede, il 26 ottobre 1971. A quattordici anni, a cuasa di una grave caduta, conosce un lungo periodo di coma. Nonostante sia costretto a convivere con amnesie devastanti, ha studiato caparbiamente per ottenere il diploma di Dirigente di Comunità conseguito nel 2006.

Scrive racconti, novelle brevi, romanzi e poesie, e ha partecipato a diversi concorsi letterari nazionali e internazionali tra il 2014 e il 2017 ottenendo numerosi riconoscimenti.

Ha scritto i libri: “Il Piccolo Popolo e il pianeta Terra” e “Cento anni di eroismi sconosciuti”, entrambi editi da Albatros-Il Filo Srl di Roma, il primo nel febbraio e il secondo nel settembre 2015. Emanuele Corocher è  l’autore anche dei disegni del primo libro e delle copertine di entrambi.

Dalla rivista L’Extra, il giornale rionale di San Michele, del marzo 2016

Recensione di “Il Piccolo Popolo e il pianeta Terra”

Bisogna saper sognare per apprezzare a pieno questo romanzo.

Bisogna volersi affidare completamente all’autore che ci conduce, con un linguaggio piano e lineare, in un viaggio ricco di scoperte, sullo scenario della millenaria battaglia tra bene e male.

Un percorso per conoscere, tra le altre cose, le origini dell’essere umano, del suo magnifico potenziale, delle leggende e delle credenze popolari. Qui tutto ha una spiegazione, perfino le inclinazioni positive o negative delle persone, che sono il risultato di influenze ben precise.

Un giuramento, la promessa di guarire il nostro mondo, ormai malato e alla deriva; la volontà di coltivare l’amore, il rispetto e la cooperazione; un inno all’altruismo e alla comunione con la Terra e le forme di vita che la abitano. Tutto questo leggo tra le pagine del romanzo.

Una promessa sincera sarà il pilastro attorno al quale Emanuele Corocher intesse abilmente l’intera trama; la collaborazione e l’amicizia daranno speranza per una nuova rinascita della Natura, ormai sull’orlo dell’estinzione, e pertanto di tutti noi.

Una storia dove il candore e l’innocenza si sposano con il coraggio incondizionato che soltanto i bambini sanno esprimere con disinvoltura. I protagonisti, infatti, sono proprio bambini e ragazzi di origini diverse che hanno ereditato una spiccata sensibilità per il legame con il Piccolo Popolo, quell’insieme di creature legate alla natura con le quali tutti noi abbiamo familiarità grazie alle favole ascoltate nell’infanzia.

Episodi di storia reale si intrecciano alle avventure dei protagonisti, dando forma a un’esperienza avvincente e istruttiva.

Per lo stile di scrittura e per il continuo dialogo con il mondo animale, il romanzo può essere tranquillamente assaporato da lettori molto giovani; allo stesso tempo gli adulti appagheranno la loro maturità con i numerosi riferimenti storici e gli spunti di approfondimento presenti in ogni capitolo.

Al di là di ogni teoria storica e di ogni credo religioso Emanuele Corocher risveglia, attraverso la voce dei suoi personaggi, la spiritualità che ognuno di noi custodisce.

 Un messaggio universale può essere, a mio avviso, racchiuso nelle parole di Chicco, uno dei piccoli protagonisti con il cappello a punta: “…L’amore è la forza che ci sostiene, che ci unisce e che ci salverà tutti”

Dove finisca la fantasia e dove cominci la realtà sta ai lettori dirlo, ma non prima di aver guardato in profondità dentro il proprio cuore. L’autore, con spontaneità e limpidezza ci invita a fare proprio questo, e una cosa è certa, dopo aver letto Il Piccolo Popolo e il pianeta Terra guarderemo l’arrivo della primavera con occhi diversi.

Di Valentina Becattini

A settembre del 2017 ho pubblicato “Morire a Marcinelle- Storia di un minatore italiano” con la casa editrice Tra le righe libri di Lucca; le foto inserite all’interno del libro sono cari ricordi della famiglia.

IV° Premio Letterario Internazionale “Città di Sarzana” 9-10 luglio 2016: 8 agosto 1956 8 agosto 2016 Disastro di Marcinelle per non dimenticare

Uno dei riconoscimenti ricevuti

Elenco delle opere di Emanuele Corocher in questo blog:


I minatori di Ribolla: fortunati o sfortunati?
I Minatori di Ribolla: fortunati o sfortunati? Nel villaggio minerario l’apprensione cresceva. La ribellione contro la Società Montecatini, e contro il suo direttore, era una bolla pronta ad esplodere. Era lievitata giorno dopo giorno fin dal 1951

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Emanuele Corocher

Gennaio 7, 2017

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