Giò Dal Piva

Scultore, pittore, incisore

Nota biografica

Nato a Milano da genitori bellunesi emigrati per lavoro, inizio in giovane età ad apprendere da mio padre, artigiano, ebanista e decoratore dalle grandi qualità artistiche, le prime nozioni sui materiali, in particolar modo sul legno e le sue lavorazioni.

Comprendendo ben presto che la mia strada non poteva prescindere dall’espressione artistica, mi sono diplomato alla Scuola Superiore d’Arte Applicata all’Industria del Castello Sforzesco di Milano, allievo dei maestri Luigi Timoncini, Liberio Reggiani, Luigi Pastori, frequentando inoltre corsi di figura dal vero con i maestri Giancarlo Colli e Dimitri Plescan.

Il mio percorso di ricerca mi ha condotto alla scultura partendo da varie tecniche pittoriche e grafiche acquisite negli anni, in un dialogo costante con la natura attraverso gli elementi che compongono le mie opere. Il mio intento è il recupero del contatto con la Natura e, attraverso essa, la ricerca senza sosta delle radici dell’essere umano.

Amo lavorare con qualsiasi tipo di elemento naturale, per questo motivo nelle mie sculture accosto materiali diversi, cercando di creare un forte impatto cromatico ed emotivo, con un occhio sempre rivolto al messaggio profondo che voglio trasmettere.

I miei progetti vengono sempre realizzato dopo un’accurata osservazine dell’ambiente in cui si devono inserire, son lo scopo di valorizzare le caratteristiche positive di ogni luogo; come nell’occasione della primavera 2007 interpretando in un vivaio di Lodi per la produzione di piante, un sentiero boschivo con alcune mie opere e performance.

Le mie produzioni artistiche sono finalizzate al campo della scultura e della progettazione (arredo artistico), inoltre realizzo oggetti di design e gioielli.

Dal 2013 sono entrato a far parte di un progetto di valorizzazione e riqualifica di un percorso naturalistico all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, volto a sensibilizzare la gente verso l’arte e verso la cura per l’ambiente, allo stesso tempo.

Tengo particolarmente ai progetti educativi, organizzo e promuovo progetti d’arte nelle scuole; corsi di manualità e laboratori didattici che permettono di conoscere gli elementi naturali attraverso l’espressione artistica.

Partecipo occasionalmente a simposi di scultura e fiere dedicate alle tradizioni popolari, dando rilievo a particolari eventi o anniversari.

Come ad esempio il 40° anniversario della morte del giornalista e scrittore bellunese Dino Buzzati, per cui ho realizzato ad intaglio su legno di tiglio una sua opera pittorica;

altro esempio è il centenario dalla nascita di Papa Giovanni Paolo I, celebrato con un simposio di scultura su legno a Canale d’Agordo (BL), nell’agosto 2012.

Ho partecipato a rassegne di rilievo internazionale, e ho esposto in mostre sia personali che collettive, ottenendo ottimi riconoscimenti. Tra i principali:

3° premio scultura “La Telaccia d’Oro”, Torino 1999

2° premio scultura “Sever d’Oro”, Centro Culturale Internazionale Sever, Milano 2000

3° premio scultura “Trofeo Medusa Aurea”, Accademia Internazionale d’Arte Moderna, Roma 2000

1° premio ex aequo “Mondo dell’Arte”, Mostra Internazionale d’Arte Sacra, Pompei 2001

Sono stato cofondatore dell’Associazione “Arte tra la Gente” di Milano, che ha lo scopo di avvicinare l’Arte alla vita quotidiana delle persone attraverso eventi annuali in esposizioni pubbliche in parchi e piazze, con grando installazioni ed opere a tema sociale.

Attualmente sto formando un nuovo gruppo composto da tre scultori, con l’obiettivo principale di realizzare progetti monumentali.

I lavori più importanti che ho realizzato e seguito nelle varie fasi dell’esecuzione, dal progetto alla posa in opera, sono i seguenti:

2001: per la Chiesa Gesù e Maria in Via del Corso  a Roma; due grandi bassorilievi decorativi in ulivo e il cancelletto in noce/ulivo per l’arredo della Cappella della Sacra famiglia

2008: mascherone in pietra serena per la piazza della Chiesa di Suvero nel Comune di Rocchetta di Vara (SP)

2009: monumento in marmo bianco di Carrara e nero Marquina dal titolo “L’Alba” per il Parco Comunale di Villanova del Sillaro (LO)

2016: presso il padiglione “Creattiwood” della fiera di Bergamo “Creattiva”, esposizione del primo progetto monumentale realizzato dal nuovo gruppo Radici (Giò Dal Piva, Diego De Crescenzo e Domenico Ventura), un trittico in legno, ferro, rame e pietra bianca di Vicenza

Ho realizzato sculture ed opere di arredo su commissione ma anche donazioni, tra cui:

-per il Comune di Marostica (VI) “Tra le mura”, scultura in ceramica, legno e acciaio;

-per la Società Edificatrice niguarda di Milano, Premio Monzani-Thurner 2006, “Tessendo frammenti di storia”, trofeo in legno, ceramica e acciaio;

-per il Comune di Noventa di Piave (VE) “La via stella”, scultura in pietra e legno;

-per il Comune di Nel (BL) “Il libro ai caduti”, scultura in legno e pietra dolomia;

-per il Circolo Micologico Bresadola di Agrate Brianza (MI) “Il sottobosco racconta”, scultura in legno, ceramica e acciaio;

-per il Comune Campiglia Cervo (BI) “Il cerbiatto”, mascherone in sienite per fontana;

-per il Museo Archeologico di Lodivecchio (LO), “Mater a Laus Pompeia”, scultura in legno e ceramica.

Tra i principali eventi internazionali cui ho partecipato:

-Expo Arte, Fiera di Padova 2001

-Mostra Internazionale di Arte Sacra “Accadimenti Giubilari nel tempo dell’attualità” presso la chiesa di Gesù e Maria  a Roma nel 2001

-Mostra Internazionale di Arte Sacra Istituto Bartolo Longo di Pompei nel 2001

-Expo Arte Fiera Pordenone 2002

-“Introspezioni contemporanee”, Basilica Palladiana, a Vicenza nel 2004

-Biennale d’Arte Contemporanea, Firenze 2008

-Biennale Internazionale del Libro d’Artista, Montegrotto Terme 2012

-Fiera dell’Arte Contemporanea, Genova 2013

-Fiera di Bergamo “Creattiva”, padiglione “Creattwood”, dedicato all ascultura del legno, 2014-15-16

Stralci critici:

“La sua Arte pura ed espressiva, priva d’influenze accademiche, d’impronta simbolica, esprime nella forma essenziale degli elementi naturali un’attenta ricerca dei materiali adatti alla realizzazione di opere uniche, analizzandole con una propria spiritualità.”

“Vedendo le sculture di questo artista e in particolare le sue terrecotte, vien da provare un moto di gioia: prima par la bellezza dei colori, la singolarità delle forme e poi, ed insieme, perchè consola il costatare che ci sono ancora degli artisti che lavorano così bene tecnicamente parlando.

Dal Piva non si ferma nè allabellezza nè all amanualità, dando ai suoi lavori quella palpitante preziosità che viene detta arte”. Enzo Fabiani

“Giò Dal Piva si esprime in modo personale utilizzando tutti i materiali a sua disposizinoe con perizia tecnica e senza incertezze. Le sue sculture sono particolarmente interessanti per il trascorrere dell’autore tra il figurativo e l’astratto; si esprime contaminando fra loro materiali diversi giustapponendo legno, bronxo, terracotta e marmo per poter realizzare effetti formali e cromatici di particolare estrosità.

L’artista non si fa condizionare dalla materia, la domina in vista di quanto vuole raccontare e di quello che vuole suggerire. La sua arte onirica è stilisticamente tanto personale da non poter essere incasellata in nessuno degli stereotipi cari all acritica più esigente” Fiorello F. Ardizzon

“Giò Dal Piva, ovvero apparentemente l’uomo del Similaun. Età del rame, dicono; ma del metallo rosso non v’è traccia.

C’è molto legno: noce, faggio, ciliegio, forse una venatura di quell’essenza che cresce solo nell’anima di chi posa più indietro del tempo, quando non c’era ancora il sospetto delle prime città, ancora più lontano.

C’è la pietra viva. La pietra vera, quella della geologia, non quella dell’architettura. Pietra cavata da un’isola molto alta, luogo non visitato manco da Ulissa, giusto nel tempo che maturi l’eclisse di una Luna Rossa: ah ecco il colore del rame… è finito sulla luna. Non c’è un materiale che sia al posto giusto, quello di tutti i giorni qui.

Così sappiamo dove nasce l’anima: da una fessura della pietra grezza che fa sgorgare il marmo lavorato. Un non-luogo, vero? Così sappiamo che l’albero dei Raggi di sole non è di legno, ma di terracotta, quela che serviva a modellare i vasi per l’uomo grezzo, mentre il legno stringe l’albero dal di fuori”
Divagazione di Aldo prof. Tonini

Elenco delle opere di Giò Dal Piva in questo blog:

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L'Albero della Vita
L'Albero della Vita L'opera rappresenta in vari materiali naturali (noce, acero, ciliegio, terracotta, marmo, arenaria, bronzo) questa grande pianta, tempio della Vita, che abbraccia il nostro sguardo con le sue grandi foglie e sostiene il nostro

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Giò Dal Piva

Gennaio 7, 2017

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