Joseph De La Lande

BERGAMO

Gli abitanti di Bergamo sono sempre stati considerati industriosi e attivi, tanto che in Italia si diceva: Bergamo sottile. Coloro che non trovano il modo di esercitare e sviluppare nel paese le loro doti, vanno altrove: a Roma ci sono diecimila bergamaschi, parecchi ve ne sono a Napoli, e vi hanno le loro chiese nazionali. Si dice a Genova che i facchini bergamaschi non si tirano mai indietro.

Hanno altresì in Italia la fama di abili finanzieri, e per questo se ne vedono molti nelle dogane, nelle fattorie, negli appalti: la qual cosa fa sì che non siano molto ben visti, al punto che essi spesso si dichiarano milanesi; ma sotto questo aspetto non esiste grande differenza fra un milanese e un bergamasco …

Bergamo è anche nota in Italia per il personaggio di Arlecchino, che si ritiene scimmiotti il dialetto e l’accento popolaresco di Bergamo: non mi pare che la cosa abbia grande fondamento; ma il carattere arguto e scaltro, sotto un’apparenza di semplicità e di balordaggine, ha sicuramente qualche rapporto con quello dei contadini che abitano le valli del territorio.

Joseph De La Lande “Voyage en Italie”, Genève 1790

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