I primi testi poetici in lingua italiana

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I primi testi poetici in lingua italiana

Dagli ambienti giullareschi provengono documenti di maggior respiro e con intenti letterari. Vediamone alcuni.

Il Ritmo Laurenziano risale al 1157 ed è il primo testo poetico che manifesta spiccate pretese letterarie. Un giullare tesse le lodi di vari vescovi per ricevere doni, primo fra tutti un cavallo. Conservato in un unico manoscritto presso la Biblioteca Laurenziana è stato trascritto per la prima volta da Angelo Maria Bandini, a Firenze, nel 1777.

Ritmo Laurenziano

Il Ritmo Cassinese è stato composto entro il XII secolo e comprende 96 versi. Simula il dialogo fra un monaco occidentale, dedito ai piaceri materiali, e uno orientale, più interessato alla cura dello spirito (secondo una teoria il dialogo si svolgerebbe tra un vivo e un morto). Il Ritmo è custodito in un manoscritto del XI secolo dell’abbazia di Montecassino ed è stato pubblicato per la prima volta  a Napoli nel 1791.

Ritmo Cassinese

Il Ritmo su Sant’Alessio risale al XII secolo e proviene dal convento benedettino di Santa Vittoria in Matenano, nelle Marche. Trascritto da due diversi copisti su un manoscritto conservato presso la Biblioteca Comunale di Ascoli Piceno, narra la vita del santo girovago.

Sant’ Alessio

Il Ritmo Bellunese è datato al 1193 ma è stato tramandato in un codice cinquecentesco. Consiste in quattro versi di una cronaca dell’occupazione del castello di Mirabello da parte delle truppe di Belluno e Feltre ai danni di Treviso.

Ritmo bellunese

L’Elegia Giudeo-italiana risale tra la fine del XII secolo e l’inizio del XIII, proviene dall’Italia centrale e consiste in 120 versi. È scritta in caratteri ebraici ed è conservata in un codice trecentesco del tempio israelitico di Ferrara. L’elegia fu scritta per il digiuno del mese di Ab e racconta di due giovani fratelli nobili e ricchi finiti in pessima schiavitù.

Il Lamento della Vergine è un frammento di soli tre versi scritti in volgare all’interno di un’opera più vasta scritta in latino, il dramma de la Passione Cassinese, un dramma di 317 versi. Vale la pena ricordarlo perché con esso nasce non soltanto la poesia sacra in volgare, ma perfino le sacre rappresentazioni.

Madonna addolorata

Il testo recita:

…TE PORTAI NILLU MEU VENTRE,

QUANDO TE BEIO [MO]RO PRESENTE

NILLU TEU REGNU AGIME AMMENTE

…TI HO PORTATO NEL MIO VENTRE

QUANDO TI VEDO MUOIO SUBITO

NEL TUO REGNO RICORDATI DI ME

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